2 Gennaio 2008 – Ecopass a Milano, e se tutti pagano per entrare?

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Dal 2 gennaio 2008 diventerà attivo il sistema di limitazione degli accessi alla Cerchia dei Bastioni di Milano per i veicoli più inquinanti. A tutti residenti e non residenti, consiglio di leggere bene le regole per l’accesso alla zona ZTL ( zona traffico limitato), gli orari e come capire se la propria auto è esente dal pagamento del ticket. Per semplicità riporto solo le classi che non pagano nulla:

CLASSE I (Accesso Libero)

  • GPL-METANO-ELETTRICI-IBRIDI

CLASSE II ( Accesso Libero)

  • auto e merci benzina Euro 3, 4 o più recenti
  • auto e merci diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato (esentati per 3 mesi a partire dal 2 gennaio 2008)
  • auto e merci diesel Euro 4 o più recenti con filtro antiparticolato omologato

Se la vostra auto non rientra in una di queste classi, vi consiglio di leggere bene quanto dovrete pagare per accedere nella ZTL. Cliccate qua per il sito originale

La zona interessata è la seguente:

Funzionerà questo sistema? Le persone utilizzeranno meno l’automobile scegliendo magari di spostarsi in bicicletta o con mezzi pubblici? Il 2008 servirà da test. Dubito fortemente che l’aria diventerà più pulita, ma forse il traffico in queste zone subirà una leggera diminuzione … forse … anche perché pagando si entra in ogni caso. E se tutti pagano per entrare ?

L’aria sarà sempre la stessa ma il comune avrà più soldi da investire, ce lo auguriamo tutti, finanziando il trasporto pubblico ma soprattutto l’aumento delle piste ciclabili. Pare che entro il 2011 gli attuali 67KM di piste passeranno a 120Km, poco meno del doppio ma ancora insufficienti per rendere una città come Milano paragonabile ad alcune capitali europee.

Consapevoli che la qualità dell’aria sarà sempre la stessa ci si augura che tutti entrino pagando e foraggino per bene il comune che non avrà più scuse e dovrà investire per bene quei soldi. Dovrebbero rendere pubbliche le cifre incassate e parallelamente dimostrare come vengono o verranno spesi quei soldi. Penso possa far piacere ai cittadini sapere che i 2/5/10 Euro giornalieri spesi con fatica andranno a beneficio del benessere della città e di loro stessi.

Probabilmente è stata scelta solo una piccola area per permettere agli abitanti di abituarsi progressivamente. Piccoli passi ma concreti, questo sarà un passo concreto verso una città più vivibile? Nel 2009 si raccoglieranno i risultati.

Invito tutti a rendersi conto che un progetto da solo non serve a niente se non c’è una coscienza comune e una partecipazione attiva dei cittadini. Le scelte possibili sono due: o si usa lo stesso macchina e si finanziano, speriamo, nuove opere pubbliche per un futuro migliore, oppure si lascia la macchina a casa favorendo un traffico più scorrevole e, forse in minima parte, un’aria un po’ meno inquinata. Entrambe le situazioni sono positive.

«Il Wifi fa male» e Parigi lo disattiva…

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Come riporta il corriere online:

PARIGI – Vertigini, nausea, dolori muscolari, insonnia. Non sono sintomi dell’influenza, ma dell’«allergia» al campo magnetico generato dal Wifi. Un fenomeno in espansione che preoccupa il comune di Parigi che ha disattivato il segnale in quattro biblioteche pubbliche. Decisione in linea con quanto già accaduto in Inghilterra, Germania e Canada..

cliccate qua per continuare a leggere la notizia originale.

Il mio punto di vista:

Personalmente non credo che il discorso sia se la wifi faccia bene o faccia male. Io non vi capisco quando vi accanite per voler dimostrare a tutti i costi che una cosa fa male oppure non fa male. Il punto non è dimostrare a posteriori se una cosa fa male o no, il punto è quello di evitare di produrre tecnologie potenzialmente pericolose prima di avere effettuato i necessari controlli.

L’uomo è un coglionazzo perché pur sapendo che una determinata cosa fa male, lui la produce per fare soldi e la usa pure anche se è a conoscenza che grazie all’utilizzo di quella risorsa potrebbe morire prima oppure vivere con malesseri. Se questo non è essere coglioni … ditemi voi.

Mettiamo, per assurdo, che i cellulari siano dannosi per il corpo umano; per venderne di più i medici che hanno eseguito i test sull’uomo omettono volontariamente certe informazioni, così se ne vendono a milioni. La cosa assurda è che loro stessi che conoscono i danni causati dalle onde elettromagnetiche di una certa intensità, vivono nella stessa città dove circolano milioni di cellulari e sono vittime di loro stessi. Pensano di essere furbi e di fare tanti soldi nascondendo la verità, ma poi subiscono l’inevitabile.

Come in tutte le cose risulta inoltre necessaria una educazione alle tecnologie. La gente deve essere educata continuamente a non abusarne . La vera malattia che si trasmette è l’abuso delle tecnologie che possono trasformare una cosa inerte in un’altra dannosa.

Quello che voglio dire è:

che male ci sarebbe nel controllare a priori qualsiasi cosa che potenzialmente e dico potenzialmente potrebbe causare qualunque tipo di malessere, malattia o altro all’uomo e agli stessi controllori che dovrebbero certificare la non dannosità dell’oggetto?

Secondo me bisogna finirla di pensare che tutto fa male o che tutto fa bene.
Invece l’atteggiamento giusto è quello di dire: ok c’è una nuova tecnologia, una nuova medicina, ecc… vediamo prima di tutto se può far male e poi si produce.

Nessuno si salva da questa filiera. Il produttore è vittima del prodotto anche indirettamente.

Visto che nessuno muore sul colpo quando viene investito da onde emesse da apparecchi wifi o cellulari, non serve allarmarsi. Se invece le persone fossero cadute come mosche …vedevi subito come fermavano la tecnologia.

Vorrei ricordare i casi documentati di bambini che morivano di leucemia a causa dell’esposizione prolungata a campi elettromagnetici di un certo livello generati da ripetitori o tralicci. Chissà perché le malattie che nascono sono quasi sempre legate alle difese immunitarie che si abbassano per qualche strano motivo. Ora se onde di una certa potenza possono provocare leucemie …perché onde di ridotta potenza non possono provocare effetti più lievi quali malesseri e indebolimento progressivo del sistema immunitario? Per capirci: non serve entrare in una fornace ed essere bruciati vivi per capire che il fuoco in una forma più “leggera”, fiamma di un cerino, fa male in ogni caso. E’ sempre fuoco capite, nel primo caso tantissimo fuoco che ti uccide mentre nel secondo caso una piccola fiamma che non ti uccide ma ti scotta e se la tieni vicino a lungo ti può fare molto male. Questo è il mio modo di vedere le onde elettromagnetiche.

Perché non porsi le domande prima e non dopo il danno avvenuto? Perché tutti si improvvisano esperti e non si pongono nemmeno il problema affermando con certezza che: ” non è dimostrato che le onde elettromagnetiche di bassa intensità provochino disturbi anche lievi.” Tutti piccoli Einstein eh? Beati voi che avete il dono della scienza innata.

Per fortuna che il corpo umano ha mille risorse e si rigenera finché può resistendo al bombardamento continuo di situazioni nocive. Un po’ di wifi, un po’ di cellulare, un po’ di fumo, un po’ di alcool, un po’ di smog, ….ma ce la farà a sopportare questo bombardamento di “poco di tutto” …questo non fa male? Non è necessario ridurre il numero di fonti “poco nocive” ? Ecco perché non riescono a dimostrare che una singola fonte nociva è la causa della malattia; perché la causa è l’insieme di queste fonti nocive che riduce le difese, strema il fisico e si muore di malattie che non c’entrano magari nulla con l’inquinamento atmosferico che in quel preciso luogo è motivo di allarme.

I Francesi hanno fatto bene a sospendere temporaneamente l’utilizzo di wifi dove non servirebbe ( un po’ di cavo e postazioni e tutto funzionerebbe meglio ). Intanto hanno tolto una parte del “poco di tutto” (vedi sopra). Criticare qualcuno perché ogni tanto pensa alla salute dei cittadini …fa ridere anzi delude. Invece di essere contenti ….

Dà così fastidio il filo? Ok usiamo pure la wifi di cui non si conoscono ancora definitivamente gli effetti. Chiediamoci sempre: ma questa tecnologia è realmente necessaria? non potevamo vivere senza? Qualche canalina in più non bastava? E no! sono brutte le canaline vero? Sono antiestetiche…e poi come faccio quando sono al centro commerciale a controllare l’email per vedere se mi hanno risposto sul forum …

Progresso sì! Progresso per forza no! Spiegato in poche parole è: non vado avanti se prima non ho completamente risolto i problemi del passato e del presente; altrimenti mi ritroverò in un futuro supertecnologico ma con le questioni irrisolte di qualche secolo indietro.

ah il cavo di rete avanzato o del mouse non buttatelo via … potrebbe servire per impiccarsi quando si scopriranno i danni che avremo causato a chi, nel mondo, ha appena messo piede … sempre che non si venga prima uccisi da questo insieme di ” poco di tutto “.

WordPress 2.3.1- Google Sitemaps Generator da aggiornare

Appunti Cerebrali, Web No Comments

Se per caso, come me, qualcuno dovesse avere problemi con il proprio blog ( wordpress), in particolare dovesse apparire questo messaggio quando fate SALVA:

WordPress database error: [Table ‘vostrodatabase.wp_post2cat’ doesn’t exist]
SELECT cat_ID AS ID, MAX(post_modified) AS last_mod FROM `wp_posts` p LEFT JOIN `wp_post2cat` pc ON p.ID = pc.post_id LEFT JOIN `wp_categories` c ON pc.category_id = c.cat_ID WHERE post_status = ‘publish’ GROUP BY cat_ID

ho scoperto che si tratta di un problema causato dalla plugin Google sitemap 2.7.1 vecchia e non più supportata dalla nuova versione 2.3.1 di wordpress.

Disattivatela da pannello e scaricate quella nuova compatibile ( Google XML Sitemaps Generator 3.0.2.1) da questo indirizzo. La procedura di installazione è sempre la stessa: unzip e attivatela da pannello, fine. Ricordatevi di rigenerare la sitemap.

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