VIKE – THE VOLT BIKE

PREMESSA

Penso che la bicicletta sia una delle invenzioni più innovative mai create. Nata nel 1817/1818 da un’idea di Karl Drais ha subìto nel corso degli anni numerose trasformazioni.
Possiamo certo dire che ne ha fatta di strada la bicicletta; da semplice celerifero senza pedali ora è diventata un mezzo che ci permette di effettuare spostamenti anche di molti kilometri.

Cosa c’è di meglio di un mezzo che funziona grazie alla nostra volontà ( di pedalare ovviamente)?

Pensate bene a quello che sto per dirvi: la bicicletta fa parte della vita di tutti noi fin dai primi anni quando si è ancora bambini.

La prima cosa che un bambino vuole e utilizza è il triciclo ( bicicletta in forma primitiva ), appena è un po’ più grande desidera la sua prima bicicletta con le rotelle. Passano gli anni ma la bicicletta lo segue fino a quando diventato adulto decide di passare a qualcosa di più veloce e meno impegnativo: l’automobile.

Ecco dove sta l’errore che molti compiono. L’errore sta proprio nel pensare alla bicicletta solo come ad un mezzo alternativo da utilizzare ogni tanto per fare la scampagnata con gli amici ed andare al parco.

Vediamo in breve perché considero la bicicletta il mezzo perfetto…per ora:

  • Tutti la possono guidare, si può affermare con certezza che la bicicletta non ha età; bambini e anziani possono agevolmente utilizzarla senza grosse difficoltà. Non è richiesta nessuna patente, nessun libretto di circolazione, non si paga il bollo o altre tasse di proprietà.
  • Grazie alla diversificazione del prodotto è possibile trovare biciclette a costi molto bassi; questo ne fa un mezzo alla portata di tutti.
  • Non è richiesta una manutenzione particolare anche perché il meccanismo di funzionamento è molto semplice: due ruote dentate ( corone ) e una catena, visto nella forma più semplice. Per il resto richiede un controllo periodico di stato e pressione delle gomme e controllo freni. Sono tutte cose che possiamo tranquillamente fare senza problemi.
  • Permette piccoli spostamenti in brevissimo tempo, i parcheggi sono rapidissimi e non richiedono manovre particolari.
  • Mantiene in forma. E’ un ottimo modo per fare del movimento senza affaticarsi troppo; permette di unire l’utile al dilettevole, infatti è possibile usarla per andare in ufficio ( metodo di spostamento) e nello stesso tempo aiuta a mantenere il nostro fisico sempre attivo.
  • E’ un mezzo che rispetta la natura, non inquina. Probabilmente la produzione inquina, visto che è fatta di acciaio, gomma e plastica, ma nella sua forma finale non produce ne smog ne sostanze dannose per l’uomo. Oggigiorno non esiste nulla che racchiude tutto quello che possiede una bicicletta.
  • Non solo non inquina, ma è un mezzo che è in grado di produrre basse quantità di energia elettrica, grazie ad un’altra incredibile invenzione che prende il nome di dinamo, energia meccanica trasformata in elettricità. Cosa c’è di più bello nel produrre energia pulita e nello stesso tempo spostarsi e mantenersi in forma?

Non è forse vero che la bicicletta, per quanto sopracitato, vince il premio di mezzo/strumento perfetto?

PERCHE’ VIKE?

Riprendendo una delle frasi precedenti e cioè la bicicletta è in grado di produrre basse quantità di energia, ho pensato di mettere in pratica questo concetto che esiste da molti anni e prende il nome di dinamo. La prima dinamo basata sui principi di Faraday fu costruita nel 1832 a Parigi da Hippolyte Pixii.

Non è certo nulla di nuovo, la dinamo esiste e viene utilizzata in molti campi. Tempo fa lessi da qualche parte un’idea interessante che voleva applicare l’uso di dinamo alle cylcette delle palestre per produrre modesti quantitativi di energia. Più cyclette c’erano, più energia veniva prodotta.

Tanto la gente in palestra ci andava comunque per mantenersi in forma, passando ore sulle cyclette; perché non attaccarci una dinamo? Mi è sembrata da subito un’ottima idea. Sinceramente non ho più seguito la cosa e spero che in qualche modo quell’ingegnere sia riuscito a portare avanti la sua idea.

Nelle varie ricerche su internet trovai un sito ( credo fosse olandese) dove un ragazzo si era costruito un circuito in grado di caricare l’Ipod pedalando; su di un altro sito ho trovato una cicloradio ovvero alimentare una radiolina pedalando. Vedendo i lavori di queste persone mi accorsi subito che la bicicletta poteva veramente diventare una fonte di energia in grado di alimentare piccoli congegni, caricare batterie, ecc…

In quel periodo stavo per comprare le luci di posizione per la bicicletta, ma invece di acquistare delle soluzioni già pronte e molto più comode, decisi di provare a costruirmi un sistema personalizzato.

Da qui è nata l’idea di VIKE ©: V sta per Volt e IKE ovviamente per bicicletta. Una bicicletta che oltre a portarmi in giro poteva caricarmi tanti piccoli apparecchi.

In giro è pieno di oggetti che tramite dinamo caricano torce e forniscono energia per caricare telefonini. Ho comprato due lampade de La Fayette che fanno un po’ quello che vorrei applicare alla bicicletta solamente con carica manuale. Mi piacerebbe che un giorno sviluppassero loro un prodotto per biciclette, visto che hanno sia i materiali miniaturizzati che le conoscenze per costruire aggeggi simili.

Chissà magari esiste già e non lo conosco ancora, ma non importa perché quello che vi presento è il mio contributo personale, è la mia VIKE. Quello che spero di ottenere è suscitare interesse e spingere altri a fare cose simili, sviluppando la fantasia che ognuno di noi possiede. Una dinamo di bicicletta non salverà di certo il mondo dalla crisi energetica, ma di certo aiuta a farci comprendere che dobbiamo utilizzare tutte le fonti possibili e che se durante una gita in bici possiamo caricare il nostro cellulare, evitando di collegarlo alla presa della corrente, perfetto facciamolo, perché questo ci aiuterà a risparmiare qualche Watt.

Milioni di persone che risparmiano energia sono milioni di watt risparmiati. Non è la quantità ma è il concetto importante.

Quando mi capita di girare in bicicletta vedo che molti sono incuriositi dalla “strana scatola” sotto il sellino della bicicletta; i più estroversi si avvicinano e mi chiedono di cosa si tratti. La mia risposta è sempre la stessa: “Si tratta di una cosa molto semplice, è la mia centralina elettrica”. E’ così che chiamo la mia VIKE.
Ho dovuto darle un nome poverina, centralina elettrica non le bastava; ma più che un nome si tratta di un concetto, VIKE sta per tutte le biciclette che producono energia grazie all’uso della dinamo.

Che trasformano energia meccanica in energia elettrica. Tanto uno in bicicletta ci deve andare, perché non sfruttare l’energia potenziale che è in grado di offrire? Sì, non è tanta ma sempre di energia parliamo. Non vi piacerebbe poter andare in montagna con il vostro GPS e sapere che potete sempre ricaricarlo tramite la vostra bicicletta? Dovunque siate con la vostra VIKE potrete sempre contare su una fonte di energia.

Qui di seguito riporto la mia esperienza e la versione beta della mia VIKE, ma spero che molti altri decidano di provare a costruirsi la propria.

OBIETTIVI

L’idea era quella di inglobare tra loro tutte le possibili funzioni e applicazioni di una dinamo.
In particolare volevo:

  • alimentare le luci anteriori e posteriori
  • caricare delle batterie da usare per altri apparecchi
  • ascoltare la radio in bicicletta
  • alimentare il telefonino o il lettore musicale, GPS, ecc…

Praticamente la versione finale dovrà essere una specie di cilindro da fissare alla bicicletta sotto la sella ( dove ci sono i buchi per attaccare per esempio la borraccia) e dovrà permettere l’inserimento di almeno due/quattro batterie ricaricabili AA o AAA, dovrà pilotare le luci anteriori e posteriori tramite micro interruttori, gestire una radio o un lettore musicale tramite attacco usb o microusb, avere una presa che tramite adattatori possa caricare un cellulare. Le luci dovranno essere a led e la connessione delle periferiche con la base dovrà essere fatta con microusb per comodità di attacco. L’ideale sarebbe poter utilizzare una batteria al litio.
Per evitare il furto potrebbe essere un cilindro staccabile dalla base con innesto.

Praticamente VIKE © potrà:

  • caricare le batterie ricaricabili
  • utilizzare le batterie per alimentare le luci della bicicletta anche quando la dinamo non è in funzione ( esempio ai semafori rossi la luce resterà accesa)
  • utilizzarlo come carica dispositivi usb tipo lettori mp3 e telefonini
  • collegarci una radiolina con altoparlante incluso
  • alimentare GPS
  • … insomma c’è dell’energia gratuita da utilizzare come si vuole

Non essendo una cima in elettrotecnica ho cercato da subito consigli chiedendo ad amici più esperti in materia. Alcuni di loro mi diedero dei consigli utili anche se la maggior parte degli spunti è arrivata dai siti del ragazzo dell’Ipod e di quello della cicloradio.

La versione di VIKE © che vi mostrerò è ancora una beta, non è ancora la definitiva anche se funzionante. Per la definitiva ho bisogno di un supporto da parte di qualcuno al quale può interessare la cosa che mi aiuti nella fabbricazione delle parti miniaturizzate ed elettriche.

SVILUPPO

Parte prima: raccolta del materiale.

Dove è stato possibile ho cercato di utilizzare materiali di scarto, essendo una versione beta 1.0 non sarà bellissima da vedere ma almeno funziona.

Componenti Telaio

1 Dinamo 6V- 0,5 A ( 3WATT)
1 matassa di cavo elettrico unipolare grigio (FR/2 1×0,25)
1 matassa di cavo elettrico unipolare nero (FR/2 1×0,25)
1,5 – 2 metri di guaina in gomma trasparente 0,5 diametro interno (tiene al massimo 4 fili )
1 rotolo nastro isolante colorato

Componenti Front Light

1-3 Led bianchi/azzurri alta luminosità
1-3 Resistenze 390 +/- 19.5 Ohms
1 tappo tipo lacca / antitarme
1 scocca di lampada alogena per rifrangere la luce
1 guscio protettivo in gomma di una lampada basso consumo non più funzionante
Delle viti e morsetti per fissaggio al telaio

Componenti Rear Light

10 Led rossi
10 Resistenze 390 +/- 19.5 Ohms
1 piastra forata
1 bicchierino plastica per alimenti
1 staffa a L per fissare il bicchierino al telaio

Componenti scatola

1 scatola derivazione Gewiss 12×8 cm
4 deviatori ad ancora
5 batterie AAA ni-mh da 1,2 V cad
1 o 2 porta batterie
1 diodo quadro
1 condensatore 25V uF 2000-2200
1 o più resistenze per radio/mp3/ipod/cell
1 riduttore di tensione 7810
1 piastra forata
2 connettori femmina s-video ( già pronti con cavi colorati)
2 connettori maschi s-video
1 connettore femmina jack mono
1 connettore maschio jack mono
2 barre di metallo per fissare la scatola al telaio
Dadi e bulloni vari

Parte seconda: montaggio componenti.

1-La scatola

Non sono un disegnatore di schemi elettrici:

CLICCA QUA PER LEGGERE LE MISURAZIONI DEI VOLTAGGI EFFETTUATE CON UN TESTER E BICICLETTA A RUOTA LIBERA ( NON SU STRADA)

Ecco come si presenta realmente. Non sarà bellissimo da vedere ma funziona.

Qua si vede meglio la parte con le batterie nascoste dietro la piastra forata. Nella prima versione avevo messo una batteria al piombo da 6 Volt 1,3A ma visto che non ho usato la bicicletta per un
periodo la batteria si è rovinata. Le batterie al piombo non possono stare ferme per lunghi periodi.
Ho sostituito la batteria con 5 batterie AAA NI-MH da 1,2 volt cad. quindi in totale sempre 6 volt.
Per comodità ho utilizzato due portabatterie uniti tra loro.

Nella foto si possono notare a sinistra in alto i due spinotti s-video che ho utilizzato per collegare le periferiche con la scatola. Per ora ho utilizzato questo tipo di attacco per comodità, ma direi che l’ideale sarebbe l’attacco USB.

In alto si può notare la placca di metallo che mi permette di aumentare la tenuta della scatola al telaio della bicicletta.

Gli interruttori sono quattro ( in ordine da sinistra a destra):

1- serve per scollegare la batteria. Anche se scollegata il sistema funziona comunque utilizzando la dinamo.
2- pilota la luce posteriore
3- pilota la luce anteriore
4- pilota il cavo che può essere collegato alla radiolina ( una del cavolo piccolissima), telefonino ( per ora ho provato a caricare un nokia 3210 ma sono ancora in testing) o altro dispositivo.

Ho usato i morsetti così posso smontarlo senza problemi.

Il fanale posteriore si presenta così:

Ogni LED ha la sua resistenza. Ne ho messi 10 ma ne bastano molti di meno anche perché nonostante consumino poco conviene ottimizzare l’energia e piuttosto fornirla alla batteria che si carica più rapidamente. Ho usato un vasetto alimentare tipo quelli per l’origano. L’ho forato sul tappo e attaccato al telaio tramite una staffetta a L piegata a dovere. Ho usato il silicone per tappare eventuali fessure.
L’ideale sarebbe utilizzare delle lenti da mettere sui singoli led che amplificherebbero la luce permettendo l’uso di meno led.

La parte anteriore invece è più semplice:

All’interno ho fissato un solo LED azzurro alla sua resistenza e ho incollato il tutto con del silicone alla parabola rifrangente presa in “prestito” da una lampada alogena.
Il cavo che sporge lo utilizzo per alimentare una radiolina generalmente alimentata da due batterie AAA; visto che la tensione in uscita dalla scatola è di 6 volt ho messo una resistenza.

La dinamo utilizzata è la seguente:

I cavi dell’alimentazione sono ricoperti da una guaina in gomma (ho utilizzato i tubi per il giardino).

Ecco come si presenta VIKE BETA 1.0

In alto si possono vedere i due tubi di gomme nei quali passano i fili: uno va al fanale anteriore + radio mentre il secondo va alla dinamo e fanale posteriore. Sono due attacchi S-video ma vorrei poter utilizzare connessione usb molto semplici e facili da staccare.

Ed ecco in funzione la luce posteriore ( la foto è fatta al buio completo) :

La luce anteriore invece è azzurra, la radio funziona ma non riesco a fare una foto con il sonoro 🙂

Ecco qua è tutto per ora. Spero in futuro di perfezionarla e passare alla versione BETA 2.0. Qualsiasi aiuto è graditissimo.

Per info scrivetemi pure a info@dacciola.it oppure postate un commento sul mio blog www.dacciola.it alias MENTE CONDIVISA.

Se anche voi volete trasformare la vostra bicicletta in una VIKE ecco alcuni pdf in alta risoluzione per stamparvi l’adesivo. Scegliete il colore che preferite:

LOGO VIKE 300 DPI ©

GrigioRossoNeroSfondoRossoSfondo GialloSfondo Nero

Le immagini, i loghi e le fotografie sono materiale proprietario utilizzabile in altri siti purché venga nominata la fonte e cortesemente segnalato via email. Il progetto in se è di tutti coloro che vogliono costruirsi una VIKE. Ringrazio il sito della cicloradio e quello del carica Ipod da bicicletta per gli spunti.

A presto

Creative Commons License

VIKE by www.dacciola.it is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 2.5 Italia License. Based on a work at www.dacciola.it.Permissions beyond the scope of this license may be available at www.dacciola.it.
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17 Responses
  1. Carlo :

    Date: January 7, 2008 @ 6:58 pm

    Ciao, dato che sei un esperto, vorrei segnalarti un problema che mi affligge.. e al quale sicuramente sapresti darmi delle risposte. Praticamente, tempo fa, ho acquistato una bicicletta elettrica nuova.. l ho caricata una volta.. ed è rimasta ferma per quattro mesi. L altro giorno la sono andata a riprendere.. ho ricaricato le batterie, ma ho notato che durano pochissimo! Sai se si possono riparare, e di quanto sarebbe la spesa per sostituirle? Che batterie mi consiglieresti? Grazie mille!

  2. admin :

    Date: January 7, 2008 @ 8:36 pm

    Ciao il problema della tua bici è sicuramente il fatto di averla lasciata immobile per diversi mesi soprattutto in questi mesi freddi. Essendo batterie al piombo necessitano di movimento altrimenti fanno la fine di quelle delle automobili che se lasciate ferme per lunghi periodi si danneggiano per sempre. Di solito le garanzie vengono date per 6 mesi anche perché se la batteria presenta problemi li manifesta subito con le prime cariche. Per il tipo di batteria di solito si usano quelle al piombo-gel ma devi controllare il voltaggio delle tue 24V o 36V da 8-10Ah.

    Puoi utilizzare anche le batterie classiche al NiMh che offrono cicli di carica maggiori.

    Potresti spendere per piombo/gel dagli 80/120 euro (kit da montare)oppure il doppio per NiMh, il litio costa molto di più. Dipende dall’uso e dal portafoglio 🙂

    Ciao

  3. Andrea :

    Date: March 20, 2008 @ 2:53 pm

    Complimenti veramente!! Sono capitato qua mentre cercavo un modo per alimentare il GPS con la bici. Proverò a seguire il tuo progetto, grazie!

  4. admin :

    Date: March 20, 2008 @ 9:10 pm

    Grazie.
    Non è ancora alla versione definitiva. Se posso darti un consiglio: l’ideale sarebbe trovare una dinamo a 12 volt ( una volta esistevano), in questo modo puoi adattare la femmina dell’accendisigari dell’auto e quindi collegare il gps con il suo alimentatore da macchina. Così facendo non dovresti avere problemi di voltaggi alti o bassi visto che il gps è protetto dal suo alimentatore.

    Se non trovi la dinamo da 12Volt allora sei costretto a comprarti una resistenza adatta per il tuo gps che richiederà per esempio 3,7 volt.

    Quello che ti serve sarà:

    1 riduttore di tensione 7810 ( forse uno più adatto alla tensione che ti serve)

    1 resistenza per avere i 5 volt? per il gps. (usa sempre una batteria per alimentare il gps). Dovresti starci dentro visto che la dinamo butta fuori 3 watt che a 6 volt sono 0,5A

    Sarebbe meglio avere i 12 volt con la modifica dell’accendi sigari.

    Prova e fammi sapere.
    A presto
    Ciao

  5. Roberto :

    Date: April 23, 2008 @ 2:32 pm

    complimenti veramente per l’idea!
    Sono capitato qua per caso mentre cercavo un sistema per alimentare fari,contagiri e altre piccole modifiche che volevo fare al mio motorino!
    Il motorino in questione è un vecchio Piaggio SI che come si sa non ha batteria ma prende la corrente dal motore (6V).
    A me però servono 12V quindi ho optato per mettere una batteria da scooter,il fatto è…posso usare i 6V del motore per caricare la batteria in modo che non si scarichi?
    praticamente sostituirei la tua dinamo con un motore ma i valori dei componenti restano uguali?
    GRAZIE in anticipo e ancora complimenti!

  6. admin :

    Date: April 24, 2008 @ 4:56 pm

    Grazie Roberto!
    Per quanto riguarda la tua domanda la risposta è: Sì può fare, ma non mi ricordo molto di elettrotecnica 😀 dovrei ripassarla.

    Non vorrei dire stupidate (correggetemi se sbaglio) ma è un po’ come se tu volessi fare la funzione dell’inverter che trasforma i 12 volt dell’accendisigari dell’auto in 220 volt per collegare un laptop ad esempio. Mettiamo che tu hai un motore che produce 6 volt e 1 Ampere, alzando la tensione si abbassa la corrente quindi devi sapere quanto butta fuori il tuo motore e scegliere un amperaggio adatto per la batteria da 12 volt che altrimenti non si carica o ci mette troppo. Il mio schema non va bene per quello che vuoi fare tu, perché è il contrario: io da un voltaggio superiore alimento una batteria con voltaggio inferiore.
    Tu hai bisogno di un inverter che riceve 6 volt e ne butta fuori 12, potresti provare a guardare lo schema di questo sito http://www.aaroncake.net/circuits/6-12conv.asp

  7. LUIGI :

    Date: January 3, 2010 @ 1:27 am

    Ciao, apprezzo la tua idea. Io però sono messo ad un progetto che ho iniziato da gennaio 2009 e l’ho terminato, lunica cosa che mi manca sono alcuni pezzi e dopo ho finito il progetto. E’ simile al tuo ma la differenza sta nell’avermi preso più tempo per ragionare…
    Sto lavorando sul sito. Se vuoi possiamo metterci in contatto…

  8. Admin :

    Date: January 3, 2010 @ 8:01 pm

    Ciao Luigi su che sito stai lavorando? Come vedi io condivido quello che faccio, se ti va di fare altrettanto ed eventualmente migliorare l’idea contattami o scrivi pure nel blog. Tra un po’ pubblicherò una nuova versione della centralina con nuove foto e questa volta anche delle video prove.
    Ciao

  9. Luigi :

    Date: January 4, 2010 @ 1:06 am

    Ecco il sito del mio progetto: l’E-BIKE.

  10. luigi :

    Date: January 19, 2010 @ 8:43 pm

    Ciao, volevo dirti se volevamo rimanere in contatto tramtie messenger, qui c’è il mio indirizzo ulloluigi.thebestdj@live.it

  11. Luca :

    Date: February 27, 2010 @ 5:57 pm

    Ciao, sono un sostenitore accanito della bicicletta, e mi unisco anche io ai complimenti, perchè è un’idea veramente buona. Vorrei provare anche io a costruire la mia centralina, ma poichè per nulla ferrato in elettrotecnica volevo chiederti se potevi chiarirmi alcuni punti oscuri:

    1)dato che la dinamo ha una sola “uscita”, e che il ponte, oltre ai poli + e -, ha altri 2 piedini, come li collego insieme?

    2)spero di non chiedere troppo, ma siccome non sono riuscito bene a capire come saldare i vari componenti, hai mica una fotografia del rovescio della piastra?

    Grazie mille, ciao

    Luca (outatime[at]alice.it)

  12. Admin :

    Date: February 27, 2010 @ 7:25 pm

    Ciao Luca,
    grazie per i complimenti. Allora:

    1- il ponte diodi come vedi ha 4 poli, due sono segnati come (+) e (-), quindi identificabili e sono per il circuito, mentre gli altri due (quelli senza segno) vanno collegati separatamente. Uno al telaio vicino a dove avviti la dinamo, mentre l’altro nel morsetto della dinamo che solitamente è nella parte bassa.
    L’ordine è pontediodi, condensatore, regolatore di tensione. Nelle foto sembra un po’ incasinato perché ho usato i morsetti per semplificare il montaggio.
    Nella sesta foto, quella della dinamo, puoi vedere un cavo che viene attaccato sotto la dinamo e il secondo che viene collegato dove c’è lo scotch nero vicino al bullone che fissa.

    2- a portata di mano non ho la foto della piastra, ma se attendi qualche giorno vedo di postare un’anteprima della nuova versione VIKE 2.0 dove ho semplificato molto i contatti e le saldature sono minori e più facili. La nuova versione è ancora incompleta, ma funzionante.

    Ciao

  13. marco :

    Date: March 10, 2011 @ 1:41 pm

    ciao sono marco vorrei poter caricare il navigatore satellitare per auto mentre vado in giro, quindi mi chiedevo se sono necssari cmq tutti quei componenti elettrici o posso evitare qualcosaper creare qlcs di simile??
    complimenti per l’idea è ottima….
    fammi sapere presto ciao ^_^

  14. Admin :

    Date: March 11, 2011 @ 11:07 pm

    Ciao Marco, per caricare il navigatore satellitare dovresti prima di tutto sapere quanto consuma e che tensione richiede. Con questi dati puoi costruirti un circuito che richiede più componenti sicuramente perché devi costruirti l’equivalente di un carica batteria da auto. Prova ad aprirlo e ti renderai conto che non è proprio semplicissimo. Per semplicità avevo collegato il carica batteria dedicato da auto alla dinamo dopo il ponte diodi e il condensatore e in questo modo il cellulare si ricaricava, ma molto lentamente. In questo caso basta comprare un ponte diodi, un condensatore e poi una presa femmina accendisigari, ma non so se funziona anche con il gps. I caricabatterie da auto necessitano minimo dei 12Volt quindi dovresti mettere in serie le due dinamo (ognuna con il suo ponte diodi ecc…). Il mio esperimento funziona, ma va sistemata la teoria per caricare correttamente le batterie stilo (tipo caricarle a 1/10 ecc…). Da qualche parte avevo letto che è possibile mettere un condensatore opportunamente dimensionato prima del ponte diodi in modo da fornire un leggero boost di energia, ma prendi con le pinze quest’ultima affermazione.

    Prova a farti un giro su electroyou.it dove c’è gente molto preparata in elettrotecnica. Io comunque ritengo che la strada delle due dinamo in serie con presa accendisigari sia la cosa più semplice e funzionale, ma devo ancora testarla.
    Grazie e Ciao se fai qualcosa fammi sapere.

  15. marco :

    Date: March 14, 2011 @ 1:24 pm

    ciao, ovviamente ho il caricatore per auto del navigatore, ma quello che nn mi è chiaro è se devo cmq collegare le pile stilo per livellare i volt in uscita.Intanto facendo le opportune modifiche alla rotellina della dinamo, sono riuscito a far si che giri sulla catena posizionandola dove si avvita il cavalletto, dove sono i pedali. In questo modo si hanno diversi vantaggi: 1- i copertoni non si rovinano con la rotellina della dinamo; 2- ho eliminato il fastidioso ronzio dell’attrito ruota-dinamo; 3- ho alleggerito la pedalata in quanto il sistema non tende a frenare la bici visto che non è collegato in alcun modo alle ruote; mi chiedo quindi se la dinamo abbia un verso di rotazione dato che da quando l’ho spostata nn mi produce energia neanche per una lucetta. Forse si è semplicemente rotta nell’apportare le modifiche.

    ciao e grazie per la cortese attezione.

  16. Admin :

    Date: March 17, 2011 @ 12:44 pm

    Ciao, nelle prove che ho fatto ho collegato il caricatore da auto sia con il pacco batterie collegato che senza. Il problema è che le batterie del circuito davano 6V mentre teoricamente il caricabatterie da auto richiede 12V. Ecco perché in questo caso collegare le batterie non aiuta. Se hai un telefonino da battaglia potresti fare la prova, tanto basta che ti costruisci solo una parte del circuito: ponte diodi, condensatore e subito dopo femmina accendisigari rispettando la polarità. La dinamo non ha verso di rotazione. Non è che non gira a sufficienza la rotellina? L’ideale sarebbe trovare dinamo da 12V altrimenti anche due da 6V, ma l’attrito diventa notevole, il rumore pure. Ci sono le dinamo inserite nel mozzo, però costano.
    Se metti due dinamo sei a posto perché ti metti anche una batteria da 12V e ricrei una situazione simile all’automobile. Il problema principale è quello di crearsi un circuito che carichi la batteria da 12V correttamente fornendo gli Amp corretti per una ricarica sicura. Se fai delle prove e se vuoi mandami pure del materiale da pubblicare sul sito.

  17. marco :

    Date: March 18, 2011 @ 8:36 am

    grazie dei suggerimenti farò delle prove con un vecchio cellulare per precauzione, ti farò sapere il tutto come procede e se mi fai sapere l’ e-mail ti mando anche delle foto sui vari procedimenti.
    ciao a presto..

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