A proposito di condivisione…parte il servizio di bike sharing BikeMi

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Giusto per rimanere in tema di condivisione segnalo questo nuovo servizio nato per favorire gli spostamenti mediante l’ausilio di biciclette.  Tutto quello che riguarda il mondo delle due ruote, a pedali ovviamente, è degno di attenzione.

Sicuramente è un servizio che mancava e di cui si sentiva la mancanza. Da sempre ritengo la bicicletta il mezzo del futuro, non perché sia una invenzione da fantascienza ma perché nella sua semplicità due ruote, un telaio e due pedali,  è possibile scorgere una valida soluzione al problema del traffico e, implicitamente, dell’inquinamento.

Da quello che ho capito si tratta di un servizio per piccoli spostamenti. Non nasce per farsi il giro domenicale di tre ore. Chi vuole potrà farsi anche quello ma i costi si alzano e occhio alle penali. L’abbonamento annuale, per ora 25€ in promozione, è la scelta migliore perché offre la possibilità di utilizzare la bicicletta per 30 minuti al giorno. Facciamo un esempio pratico.

Esco dal passante ferroviario di P.ta Venezia. Prendo la bicicletta e vado al posto di lavoro che è vicino a piazza Duomo. Da P.ta Venezia a Duomo ci vogliono massimo 15 minuti andando pianissimo con la bicicletta, ma ipotizziamo anche 25 minuti velocità tartaruga. Arrivo in zona Duomo e lascio la bicicletta. Sono dentro la mezz’ora e quindi non devo pagare nulla di più. Alla sera faccio la stessa cosa ovvero prendo la bici in Duomo e la lascio in p.ta Venezia.

Il dubbio che può venire è: “visto che ho utilizzato la bicicletta per 40/50 minuti in due volte ( 25 min la mattina e 20 min la sera) devo pagare una tassa aggiuntiva?”

Inizialmente il numero verde mi comunicò che volendo è possibile spostarsi tutto il giorno con la bicicletta purché entro la mezz’ora la si depositi in una stazione. Si dovranno attendere circa 10 min, tempo necessario al sistema per capire che ho lasciato la bici e mi dia il permesso per riprenderla.

Invece leggendo bene le condizioni generali di contratto (da leggere sempre prima di firmare)  e il sito pare che solo i primi 30 minuti sono gratuiti, i successivi si pagano. Il sito riporta:

Primi 30 minuti di utilizzo GRATUITI
Per ogni frazione consecutiva (di 30 minuti) successiva alla prima mezz’ora (fino ad un limite massimo di 2 ore) € 0,50 ogni 30 minuti o frazione

Consecutiva significa che è una azione che avviene senza interruzione dalla prima, mentre successiva significa seguente, successivamente che avviene in un secondo tempo, può voler dire anche nell’arco della giornata quindi non subito dopo.  Non penso sia un errore aver messo due parole simili vicine ma con sfumature di significato, quindi a parte quello che dicono al telefono, l’abbonamento copre 30 minuti da spendere in una giornata fino a prova contraria.

“E se quando arrivo alla stazione per depositare la bici non c’è spazio e stanno per scadere i 30 min inclusi nell’abbonamento?” Pare che il sistema fornisca gratuitamente altri 15 minuti per permetterci di raggiungere una stazione limitrofa. Sono abbastanza vicine tra loro, circa 250 metri l’una dall’altra.

Vantaggi e Svantaggi del servizio:

Iniziamo con i vantaggi

1] Il costo, se rimarrà contenuto, è certamente un punto a favore. Pensate solo a coloro che devono prendere un autobus per 4 fermate e pagare 1 euro. Se dividiamo 25€ per circa 220 giorni lavorativi in un anno otteniamo 11 centesimi al giorno , meno di 1 € alla settimana, 2,5 € al mese. Anche se costasse 50 € all’anno resta comunque conveniente, (meglio 25 € 🙂 )

2] Più bici = meno inquinamento. E’ facile arrivare da soli a questa considerazione.

3] Indipendenza negli spostamenti. Gli autobus sono sempre pieni, sembrano dei panini imbottiti. Siamo noi che gestiamo le fermate. Se mentre mi sto spostando in bici vedo qualcosa che mi attira in un negozio posso decidere di fermarmi per 5 minuti e ripartire quando voglio.

4] Addio parcheggio, addio strisce gialle e strisce blu.  Non devo nemmeno pensare a dove lasciare la bici visto che sarà custodita dalle stazioni di bike sharing.

5] Mantenersi in forma andando al lavoro. Tutti i maniaci del fitness, e sono tanti, saranno contenti.

6] Spostamenti rapidi. Sfido chiunque motorizzato a battere una bicicletta che si sposta nella cerchia dei bastioni. La bicicletta, da test personali, vince anche sulla metropolitana (piccoli tragitti).

7] Sapere che si sta facendo REALMENTE qualcosa per combattere l’inquinamento evitando di utilizzare mezzi motorizzati, non come quelli che hanno la macchina inquinante e pagano l’ecopass , utile solo a legittimare chi inquina, non a fermarlo.

Vediamo ora gli svantaggi:

1] La bici a Milano solleva uno dei problemi non ancora risolti da NESSUN SINDACO: le piste ciclabili. Come può una città come Milano non offrire una rete completa di piste ciclabili. Molta gente ha paura, giustamente, di prendere la bici. Non si può mischiarsi con le automobili, le moto, gli autobus, i taxi. Le biciclette DEVONO ESSERE TUTELATE E PROTETTE. Usate i soldi dell’ECOPASS per costruire nuove piste!!!.  Urge un anello ciclabile in prossimità dei bastioni. Tagliando per il centro le strade sono più sicure e meno frequentate.

2] Se piove è un guaio. In bici ci si bagna per bene. Ma anche in moto ci si bagna. In questo caso si prende la metropolitana o l’autobus. E se alla sera smette di piovere… vai di bicicletta. Ci sono anche gli ombrelli, eventualmente. Non è poi così complesso andare bici con l’ombrello, lo faceva mio nonno.

3] Per spostamenti superiori a 30 minuti devo pagare altri 50 cent/€ di in più, ma come dicevo all’inizio il servizio è vantaggioso se utilizzato per brevi spostamenti.

4] Fruibile solo da chi possiede carta di credito con fido bancario

NEL PRIMO COMMENTO CI SONO DELLE RETTIFICHE, VALUTATE VOI SE TRATTASI DI VANTAGGI O SVANTAGGI (cliccare su comments per leggere)

Vediamo come si svilupperà questo servizio. Per ora aspetto a investire 25€, visto che devo lasciarne giù altri 150€ come cauzione. 25 € ok …175 € cominciano a essere una spesa imprevista in periodi come questo.

Con 175€ mi compro la bici nuova 😀 o mi pago una parte dell’abbonamento annuale ATM

Per maggiori informazioni vi rimando al sito www.bikemi.com

Un consiglio: tenetevi a portata di mano la mappa delle stazioni.

Un po’ di storico notizie prese dal sito corriere.it:

Biciclette a noleggio, parte Bikemi

Moratti “ciclista” inaugura il bike sharing

Nevicata a Milano, slitta il bike sharing

Bike Sharing, assalto alle prenotazioni online

Slitta il bike sharing il Tar blocca l’appalto

Vike Beta 1.1 – Sviluppi e misurazioni di tensione

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vike-logo-redIl sistema Vike © Beta 1.0 per come era stato concepito, ovvero alimentare luce front-rear e una radiolina, funziona ormai da più di un anno; il problema sorge ora che desidero alimentare con sicurezza un cellulare senza rovinarlo. Per quanto riguarda i palmari non credo siano sufficienti 500mA erogati dalla dinamo a 6v (che poi non sono sempre 6 volt, dipende dalla velocità, diciamo che mediamente eroga 6 volt).

Gli unici dispositivi che possono funzionare sono: cellulari, lettori mp3, radio, qualche pda che non richiede caricatori oltre i 500mA. Per tutto il resto serve più corrente in uscita quindi dinamo più performanti.

Comunque per ora ci devo attaccare un vecchio cellulare che richiede 5volt – 420 mA come da lettura del suo alimentatore originale.

Sto ancora cercando la soluzione migliore per collegare il cellulare, nel frattempo ho fatto un po’ di misurazioni di tensione che possono tornare comode se dovete farvi una Vike © pure voi.

Le misurazioni sono state effettuate con bicicletta a testa in giù quindi senza attrito della strada per verificare quanto può fornire una dinamo da bicicletta al massimo dei giri della ruota.

Misurazione voltaggio dinamo (AC) a vuoto ( Mis. A)

Max giri = 14 Volt —- Min giri = 4-6 Volt

Ora le misurazioni sul circuito con batteria non collegata

Misurazione al condensatore (DC) con tutto spento (Mis. C)

Max giri = 19 Volt —- Min giri 5-7 Volt

Misurazione alla batteria (poli) ( Mis. B)

Min / Max Giri = 10 volt ( ovvio perché c’è il regolatore di tensione 7810 )

Ora le misurazioni sul circuito con batteria collegata al circuito

Misurazione alla batteria scarica

Min/Max giri = 7 volt

La batteria si carica, ma ci vuole un po’ per caricarla completamente anche perché sono 5×1,2volt=6 V – 650mA totali, proverò a farmi un giro di 1 ora e mezza per vedere se si carica completamente.

Ribadisco che queste sono misurazioni fatte non su strada ma a ruota libera, quindi potrebbero essere leggermente superiori visto che quando si pedala in città non si va sempre a manetta 🙂 . Farò anche le prove su strada con il tester.

Se realmente dopo il condensatore e prima del regolatore di tensione 7810 escono in strada 17/18 /19 volt allora posso provare a collegare la femmina del accendisigari da auto e così posso collegare il caricabatteria da macchina direttamente alla bicicletta. Forse mi conviene mettere un diodo per evitare che la corrente torni dalla batteria al condensatore ma vada solo verso le luci e la radio.

Ecco lo schema solito con i punti delle misurazioni effettuate:

Schema-misurazioni

Durante le misurazioni mi sono accorto che i 10 led rossi per la luce posteriore sono un po’ eccessivi e consumano molto rispetto al led ad alta potenza che sta davanti. Cercherò delle lenti per amplificare la luce, penso che 3/5 led siano sufficienti per illuminare.

In aggiornamento…

2 Gennaio 2008 – Ecopass a Milano, e se tutti pagano per entrare?

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Dal 2 gennaio 2008 diventerà attivo il sistema di limitazione degli accessi alla Cerchia dei Bastioni di Milano per i veicoli più inquinanti. A tutti residenti e non residenti, consiglio di leggere bene le regole per l’accesso alla zona ZTL ( zona traffico limitato), gli orari e come capire se la propria auto è esente dal pagamento del ticket. Per semplicità riporto solo le classi che non pagano nulla:

CLASSE I (Accesso Libero)

  • GPL-METANO-ELETTRICI-IBRIDI

CLASSE II ( Accesso Libero)

  • auto e merci benzina Euro 3, 4 o più recenti
  • auto e merci diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato (esentati per 3 mesi a partire dal 2 gennaio 2008)
  • auto e merci diesel Euro 4 o più recenti con filtro antiparticolato omologato

Se la vostra auto non rientra in una di queste classi, vi consiglio di leggere bene quanto dovrete pagare per accedere nella ZTL. Cliccate qua per il sito originale

La zona interessata è la seguente:

Funzionerà questo sistema? Le persone utilizzeranno meno l’automobile scegliendo magari di spostarsi in bicicletta o con mezzi pubblici? Il 2008 servirà da test. Dubito fortemente che l’aria diventerà più pulita, ma forse il traffico in queste zone subirà una leggera diminuzione … forse … anche perché pagando si entra in ogni caso. E se tutti pagano per entrare ?

L’aria sarà sempre la stessa ma il comune avrà più soldi da investire, ce lo auguriamo tutti, finanziando il trasporto pubblico ma soprattutto l’aumento delle piste ciclabili. Pare che entro il 2011 gli attuali 67KM di piste passeranno a 120Km, poco meno del doppio ma ancora insufficienti per rendere una città come Milano paragonabile ad alcune capitali europee.

Consapevoli che la qualità dell’aria sarà sempre la stessa ci si augura che tutti entrino pagando e foraggino per bene il comune che non avrà più scuse e dovrà investire per bene quei soldi. Dovrebbero rendere pubbliche le cifre incassate e parallelamente dimostrare come vengono o verranno spesi quei soldi. Penso possa far piacere ai cittadini sapere che i 2/5/10 Euro giornalieri spesi con fatica andranno a beneficio del benessere della città e di loro stessi.

Probabilmente è stata scelta solo una piccola area per permettere agli abitanti di abituarsi progressivamente. Piccoli passi ma concreti, questo sarà un passo concreto verso una città più vivibile? Nel 2009 si raccoglieranno i risultati.

Invito tutti a rendersi conto che un progetto da solo non serve a niente se non c’è una coscienza comune e una partecipazione attiva dei cittadini. Le scelte possibili sono due: o si usa lo stesso macchina e si finanziano, speriamo, nuove opere pubbliche per un futuro migliore, oppure si lascia la macchina a casa favorendo un traffico più scorrevole e, forse in minima parte, un’aria un po’ meno inquinata. Entrambe le situazioni sono positive.

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