La compagnia degli “Indie” – Indipendent Games

12:41 am Mondo Mentale

Titolo ironico per ricordare INDIE, il nome utilizzato per definire tutti quei titoli creati da software house indipendenti, spesso formate da pochi membri, ma che mettono tantissima passione in quello che fanno. Parecchi post fa avevo scritto qualche riga per descrivere tre giochi molto interessanti:

  • Crayon Physics Deluxe
  • Machinarium
  • World of Goo

Scopi diversi, ma nel loro genere assolutamente unici sia da un punto di vista grafico sia come giocabilità;  sono il chiaro esempio di prodotti Indie di qualità. Senza dilungarmi troppo, ecco il link della vecchia discussione, vorrei proseguire parlandovi di altri titoli degni di nota, questa volta cercando di focalizzare l’attenzione su prodotti simili all’ottimo Machinarium che resta una splendida avventura punta e clicca creata dal gruppo Amanita Design creatori anche di Samorost e Samorost 2, due avventure grafiche che lo hanno preceduto.

Probabilmente molti li conosceranno già, ma gli dedico giusto qualche parola, soprattutto al secondo capitolo di Samorost, che pur non possedendo la stessa longevità dell’ultimo nato, offre una esperienza piacevole.

Samorost 2

Sviluppatore: Amanita Design

Il gioco è un punta e clicca, di quelli in stile Flash (infatti il gioco è fatto in Flash). La storia inizia su di un pianeta molto particolare, ma più che un pianeta direi una grande roccia che forse roccia non è e con una forma piuttosto strana. Una paio di ladruncoli alieni pensano bene di atterrare sul pianeta per fregare una sorta di frutto prelibato che ricorda vagamente la pera. Un cane da guardia un po’ impaurito li affronta, ma subisce la stessa sorte delle pere: un bel soggiorno in un sacco di iuta. Gli alieni però non hanno fatto i conti con lo strano abitante del pianeta che, svegliatosi per l’abbaiare del suo cane, scorge i due furfanti mentre fuggono dal pianeta con il succulento bottino, completo di cane da guardia.

Così ha inizio l’avventura dello strano abitante con la papalina in testa che grazie alla sua singolare astronave insegue i due furfanti fino al loro pianeta, dove dovrà risolvere enigmi per riuscire a salvare il suo fido cane e … basta raccontare perché il gioco è piuttosto corto e non vorrei rovinarvi la storia.

Osservando e giocando Samorost 2 si notano subito le differenze con Machinarium, stessa mano, ma una cura  completamente differente. Gli enigmi sono piuttosto semplici da risolvere e un giocatore un po’ pratico di punta e clicca completerà il gioco in meno di un’ora. Peccato perché personalmente penso che si senta la mancanza di giochi punta e clicca vecchio stile. Tutto sommato però non mi sento di dire nulla di negativo sul team Amanita Design che è riuscita a sfornare successivamente un gioco come Machinarium.

Samorost 2 probabilmente è stata una esperienza che li ha portati a maturare e perciò ritengo vada provato e giocato visto anche il costo irrisorio del gioco che nell’ultimo periodo si poteva trovare a poco meno di 2 Euro. Non aspettatevi grafica ed effetti mozzafiato, più che altro passerete un’oretta, o anche meno, piacevolmente.

Suggerimento: il gioco purtroppo è sviluppato in formato 4:3 quindi non lo vedrete full screen su monitor 16:9. L’unico modo per ovviare al problema è quello di cliccare con il tasto destro e selezionare INGRANDISCI, e successivamente RIDUCI. L’unico inconveniente è che va fatto per ogni livello che carica. Con i giochi in Flash questa è la soluzione per cercare di riempire il più possibile uno schermo in 16:9.

Quando si parla di giochi Indie bisogna tenere conto che i prezzi e le produzioni non possono essere paragonate alle mega software house che dominano il settore, ma in certi casi si ha la possibilità di portarsi a casa delle perle a pochi euro, a volte meno di un cappuccio e brioches. Essendo distribuiti in formato digitale molti potrebbero subire la tentazione di scaricarli, ma ahimè sarebbe un vero peccato perché credo sia importante supportare queste piccole software house indipendenti. Per chi vuole spendere poco ci sono i saldi online dei giochi distribuiti in DD (Digital Delivery).

Parlando di perle ecco il turno di:

The Tiny Bang Story

Sviluppatore: ColibrìGames

Senza dubbio, dal mio punto di vista, questo gioco è stato veramente una sorpresa piacevole. Finalmente qualcosa di rilassante, ma nello stesso tempo divertente, ameno e che ho rigiocato diverse volte. Nelle varie recensioni sparse in rete si leggono commenti molto positivi per quanto riguarda l’aspetto estetico, ma piuttosto negativi quando si parla della giocabilità.

Capisco che oggi se non c’è un mirino o un personaggio che si muove su schermo il gioco non ha un gameplay valutabile, ma parlando di The Tiny Bang Story non possiamo valutarlo come un gioco qualsiasi. Certo, è un punta e clicca (con click anche a caso in certi casi), ma l’esperienza di gioco è appagante. Saranno i colori, saranno le musiche, sarà che è bello tranquillo, sarà che finalmente è uscito un gioco molto curato e per un pubblico che può andare dai 6 ai 99 anni, toh facciamo anche 100.

Scopo del gioco? Rilassarsi e trovare pezzi di puzzle sparsi qua e là, risolvendo inoltre enigmi che possono impegnarvi per diversi minuti. Tutti avranno sicuramente giocato all’arcinoto gioco incluso in ogni Settimana Enigmistica: Trova i 7 particolari o 20 o le differenze… Ecco TTBS (nome del gioco abbreviato) è praticamente la stessa cosa solo in formato digitale e farcito di disegni di paesaggi fantastici e musiche perfettamente sintonizzate con lo scopo del gioco.

È un mondo che si colora e compone poco per volta e che vi offrirà ore di tranquillità, non tantissime, ma nemmeno poche per il prezzo al quale viene venduto. Terminato il gioco penserete di accantonarlo perché ormai sapete già tutto e avete trovato tutto, ma è qua che vi sbagliate perché a distanza di qualche settimana potrete riprenderlo in mano, il gioco intendo, e rifarlo daccapo perché quasi sicuramente non potrete aver memorizzato la posizione di ogni singolo oggetto.

Siamo lontani dall’esperienza vissuta con Machinarium, ma non di molto. La mancanza di un personaggio animato si sente, ma è realmente necessaria? Sicuramente il prossimo titolo che ColibriGames sfornerà sarà ancora più perfetto e completo. L’atmosfera non è lugubre come quella del povero robottino gettato nella discarica. I disegni dei fondali di TTBS sono dei piccoli “quadri felici” che starebbero bene stampati e appesi al muro di casa per dare allegria.

Sarebbe un peccato mostrare altre immagini e rovinarvi la sorpresa. Quindi non lasciatevi sfuggire questa piccola perla di piacevolezza in formato digitale. Mi raccomando con gli enigmi. Non andate a sbirciare le soluzioni al primo intoppo. Già il gioco non è lunghissimo, se poi ve lo fate con le soluzioni… che bella soddisfazione.

A concludere la parentesi delle avventure punta e clicca ci pensa un gioco che ha del potenziale, ma purtroppo è ancora nascosto:

Lume

Sviluppatore: StateOfPlay

Lume è un gioco strano, sembra più una beta di un gioco, vista l’esigua durata e la calibrazione della difficoltà degli enigmi. Quello che mi ha colpito però è il modo in cui è stato creato e cioè con fondali reali di cartone e la tecnica stop motion. Gli effetti che ha la telecamera quando si sposta sono molto belli e originali. Anche lui è un punta e clicca, ma purtroppo c’è veramente poco da cliccare perché il gioco è sviluppato in uno spazio ristretto. Leggendo sul sito dei produttori, Lume dovrebbe essere una avventura che si dipanerà nel tempo con nuovi episodi, ma che per ora restano un’incognita.

L’uscita o meno di nuovi capitoli probabilmente dipenderà molto dalle vendite del primo capitolo. Sinceramente non vale i soldi chiesti, ma durante il periodo di saldi è stato possibile acquistarlo a poco più di 2 euro e per cifre così basse ho voluto provarlo e dare fiducia ai programmatori.

Certo che anche loro avrebbero potuto stimolare di più l’utente e possibile acquirente fornendo un gioco più longevo, non dico tanto, ma almeno 2 o 3 ore di gameplay. Fa sempre parte dei giochi in Flash che soffre del problema del fullscreen con i monitor 16:9, ma facilmente aggirabile come riportato sopra.

Tornando al gioco. È la storia di una ragazzina, che deve ridare luce alla casa del nonno assentatosi per qualche ora. Ci sono un paio di enigmi belli tosti che vi spingeranno quasi sicuramente a guardare le soluzioni online, non fatelo perché questa volta il gioco dura pochissimo. Guardare le soluzioni significa non avere più nulla su cui pensare o provare a riflettere. Non abbiate fretta e troverete la soluzione.

Non c’è molto altro da dire su Lume, speriamo che esca altro materiale con il quale sarà possibile fornire un giudizio oggettivo e completo. Per ora è una specie di demo, ma che più corta non si può.

In conclusione direi che l’unico gioco degno di nota è senza dubbio The Tiny Bang Story seguito da Samorost 2. In coda mettiamoci pure questo Lume, ma sulla fiducia. Se avrete intenzione di giocarci e avrete problemi nel risolvere enigmi, chiedete pure, cercherò di aiutarvi senza fornirvi direttamente la soluzione su di un piatto d’argento, ma vi darò degli indizi.

È un po’ come in palestra dove l’istruttore vi supporta negli ultimi colpi con il bilanciere, se lo tirasse su per voi non avreste alcun beneficio. Stessa cosa nei videogiochi. Ricorrere sempre alle soluzioni non fa crescere le capacità videoludiche ed accorcia l’esperienza di gioco, figuriamoci quando i giochi sono corti.

One Response
  1. Nesharan :

    Date: February 5, 2012 @ 12:51 pm

    grazie di aver chatriio così puntualmente la questione, confesso che anche io mi sono fidato delle notizie che giravano in rete; di solito verifico e controllo le fonti dalle quali parte la notizia altre volte per pigrizia o per dimenticanza non lo faccio e così passa la bufale che rimane tale fino a quando qualcuno si prende la briga di chiarire come hai fatto tu. garzie ancora. ad maiora. sasa

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