Ubuntu + Virtualbox OSE + Windows – driver audio intel windows xp slipstreamed

Appunti Cerebrali, Ubuntu 4 Comments

ubuntu+virtualbox+windowsxp

Una piccola aggiunta per coloro che volessero installare Windows XP come macchina virtuale. Visto che siete passati ad Ubuntu la vostra vecchia licenza di Windows Xp rimane inutilizzata ed è un peccato visto che Ubuntu offre la possibilità di creare una installazione virtuale. Ubuntu + Compiz + WindowsXP rende tantissimo anche in termini di prestazioni. E’ possibile utilizzare il desktop cubo e avere WindowsXP che gira su una delle due facce.

Il consiglio è quello di prendere il vostro cd di WindowsXP, utilizzando Nlite createvi una versione ottimizzata eliminando quello che ritenete superfluo. Ad esempio eliminate servizi inutili ( tanto verrà utilizzato come macchina virtuale), driver audio, ecc… non quelli di rete.

Il pacchetto che installerete Install Guest Additions una volta terminata l’installazione nella macchina virtuale, installa anche i driver video aggiornati ma non quelli audio. Virtualbox utilizza dei driver intel ac’97. Se utilizzate il cd non ottimizzato non avrete problemi con nessun driver, ma occuperà molto più spazio della versione slipstreamed e sarà meno scattante. Se ad esempio siete affezionati a Microsoft Office e avendolo acquistato vi dispiace non poterlo utilizzare più, questa è senz’altro la soluzione migliore per evitare di trovarsi nella condizione di avere un dual boot Ubuntu+Windows sul vostro computer, costringendovi a riavviare ogni volta che vorrete controllare la vostra posta su Outlook. Ribadisco che Ubuntu offre già tutto per lavorare, ma questo sistema mi sembra molto interessante per far avvicinare le persone al mondo open source senza staccarsi completamente dal loro mondo windows. Perché scegliere uno dei due se possono coesistere pacificamente :D?

Mancando i driver nella versione slipstreamed che avete creato dovrete installarli a mano. Per semplificarvi la vita vi dico che dovete estrarre i seguenti file o dalla vostra vecchia cartella di windows/system32/drivers o dal cd stesso.

ac97intc.sys

drmk.sys

ks.sys

portcls.sys

stream.sys

Copiateli in una cartella e incollateci il file seguente:

wdma_int.inf

Ora basterà andare in gestione periferiche e installare la scheda audio facendo puntare la ricerca del driver alla cartella precedentemente creata.

Ma quali sono i vantaggi di utilizzare una macchina virtuale? Prima di tutto potrete utilizzare programmi che per esempio non vengono emulati da wine di Ubuntu. Il disco virtuale può essere copiato e qualora il sistema emulato non funzionasse più non dovrete reinstallare tutto da capo. Potrete testare programmi senza aver paura di rovinare il vostro sistema, male che vada ricreate la macchina virtuale. Avrete sempre a portata di mano entrambi i sistemi …uno per ogni faccia del cubo di compiz, sempre che il vostro hardware supporti tre macchine virtuali.

Ci sono anche delle limitazioni, ma vale comunque la pena provarci. Per avere un supporto maggiore, anche di periferiche usb tipo dischi esterni, controller Sata e gigabit ethernet conviene installare la versione full di VirtualBox non OSE purché vengano rispettati i termini di utilizzo personale.

Installato Virtualbox su Hardy (kernel 2.6.24-22 generic fai da te)

Appunti Cerebrali, Ubuntu 2 Comments

Logo VirtualboxHo voluto provare a installare una macchina virtuale su Ubuntu per testarne le prestazioni.  Tra le tante opzioni possibili ho scelto di installare Virtualbox OSE ( l’edizione open source).  Per installarlo è piuttosto semplice, si può scegliere la strada di Aggiungi/Rimuovi oppure da terminale.

L’ho installato qualche giorno fa quando avevo ancora il kernel vecchio versione 2.6.24-19 generic e per farlo funzionare correttamente ho dovuto:

1- da synaptic installare il pacchetto del modulo guest di virtualbox corrispondente alla versione del kernel che state utilizzando, nel mio caso era il modulo guest 2.6.24-19

2- fatto questo si deve andare nel pannello utenti, sbloccarlo, cliccare su Gestisci gruppi, cercare il gruppo vboxuser, cliccare su prorietà e aggiungere il vostro utente ( mettere la spunta).

3- per il supporto usb

sudo gedit /etc/init.d/mountdevsubfs.sh

cercare le seguenti righe di codice:

# Magic to make /proc/bus/usb work
#
#mkdir -p /dev/bus/usb/.usbfs
#domount usbfs “” /dev/bus/usb/.usbfs -obusmode=0700,devmode=0600,listmode=0644
#ln -s .usbfs/devices /dev/bus/usb/devices
#mount –rbind /dev/bus/usb /proc/bus/usb

levate il # alle ultime quattro righe, si presenterà così:

# Magic to make /proc/bus/usb work
#
mkdir -p /dev/bus/usb/.usbfs
domount usbfs “” /dev/bus/usb/.usbfs -obusmode=0700,devmode=0600,listmode=0644
ln -s .usbfs/devices /dev/bus/usb/devices
mount –rbind /dev/bus/usb /proc/bus/usb

Salvate e chiudete.

Per coloro che installeranno Windows XP virtualizzato: ricordatevi di installare il pacchetto aggiuntivo disponibile nel menu della macchina virtuale avviata Dispositivi -> Install Guest Additions. Vi scarica la Iso in automatico e la monta. Questo pacchetto serve per utilizzare il mouse e visualizzare il desktop a risoluzioni maggiori di 800×600.

Fino a qui tutto bene ma quando ho aggiornato il kernel di Hardy alla versione 2.6.24-22 il programma ovviamente ha smesso di funzionare perché il modulo guest precedentemente installato era per la versione vecchia del kernel e in synaptic mancava il modulo guest aggiornato, al massimo arrivava alla versione 2.6.24-21.

Per risolvere il problema basta eseguire i seguenti comandi ( non importa se virtualbox OSE è già installato, tanto ci va sopra e non vi cancella le macchine virtuali precedentemente create, almeno nel mio caso; se volete essere sicuri fatevi un backup).

sudo apt-get install virtualbox-ose-source
sudo module-assistant auto-install virtualbox-ose-source
sudo /etc/init.d/vboxdrv start

In questo modo avrete il vostro modulo guest per la versione aggiornata del vostro kernel.

Virtualbox è veramente veloce, facile e intuitivo. Provatelo e rimarrete piacevolmente sorpresi.

Installata Ubuntu 8.10 Intrepid Ibex … ancora mp-bios bug: 8254 timer not connected to IO-APIC

Appunti Cerebrali, Ubuntu No Comments

Stambecco intrepidoAndava tutto così bene sul vecchio laptop che montava l’ottima Gutsy, ma allora perché cambiare? Curiosità 🙂 Ho scaricato il live cd della 8.10, avrei potuto fare la solita procedura di aggiornamento ma è una cosa lunga che sconsiglio sopratutto su laptop non di ultima generazione; e poi è sempre meglio testare in live prima di installare.

Ovviamente è importante controllare l’integrità della iso mediante verifica dell’md5, non mi stancherò mai di ricordarlo.  Provo il live e … fatica a partire.  Di sfuggita scorgo una scritta (catturata al volo dalla webcam)

mp-bios bug: 8254 timer not connected to IO-APIC

il sistema rimaneva freezato e premendo a caso Enter o barra spazio proseguiva nel caricamento, veramente singolare la cosa. Alla fine è partito con grande lentezza.  Penso, magari è un problema che si verifica solo con il live cd e quindi proseguo e installo il nuovo sistema dopo aver opportunamente salvato i vecchi dati e formattata la partizione.

Al primo riavvio lo stesso problema … che barba mai che tutto fili liscio al primo colpo.  Non è un errore nuovo per gli utilizzatori di Ubuntu è già capitato in precedenza con altre versioni, speravo non capitasse più.

Comunque la soluzione temporanea è sempre la stessa, ma non a tutti funziona.  Disabilitare apic nel grub.

#Prima di tutto controllare se i parametri da inserire in grub servono oppure peggiorano la situazione

Per non rischiare di peggiorare le cose conviene prima provare i parametri senza però modificare nulla. Questo è possibile farlo premendo ESC durante l’avvio del computer. Compare la schermata di GRUB con le varie possibilità (solitamente tre dopo una nuova installazione). Premete ‘e’ per modificare la stringa di avvio primaria

Ubuntu 8.10, kernel 2.6.27-7-generic

selezionate la riga che inizia per kernel … (dovrebbe essere la seconda riga), premete sempre ‘e’ per editarla. Inserite noapic o qualsiasi parametro pensate che possa risolvere i problemi di boot. Ricordatevi lo spazio.

Potrebbe essere una cosa così:

ro quiet splash noapic

Premete Invio per confermare e il tasto ‘b’ per avviare il sistema con i parametri modificati. Se così funziona allora potete passare alla fase di modifica definitiva.

 #Procedura modifica manuale Grub

Aprite un terminale e digitate il solito comando per aggiungere manualmente parametri a grub:

sudo gedit /boot/grub/menu.lst

cercate le righe non commentate (che non hanno davanti #) in fondo alla pagina e aggiungete il parametro noapic alla fine delle righe che iniziano con kernel tipo:

kernel /boot/vmlinuz26 root=/dev/hda4 ro noapic

(è un esempio quello sopra, ma è tanto per farvi capire quale riga modificare ovvero quella che inizia con kernel…)

Modificate anche quella relativa alla modalità di ripristino sempre inserendo noapic alla fine della riga che inizia con kernel.

Salvate e sempre da console lanciate un bel:

sudo update-grub

riavviate e tutto dovrebbe partire rapidamente.

Queste situazioni sono fastidiose ma risolvibili, almeno qualche volta. Ogni sistema può presentare problemi, questo non significa lasciar perdere e tornare al precedente … anche se la prima sensazione è quella.

Ora posso provare questa nuova “Intrepid Ibex”

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