Ubuntu 9.10 – schermo nero e non si avvia il live cd

Appunti Cerebrali, Ubuntu No Comments

Ho provato la 9.10 su un vecchio laptop,  lo stesso che la volta scorsa con la 8.10 mi aveva dato problema del mp-bios bug: 8254 timer not connected to IO-APIC. Ovviamente non parte, ma questa volta schermata nera direttamente. Il modo per avviare il live cd è sempre quello di premere F6 nella schermata iniziale del livecd e cliccare su noapic.

Verrà aggiunta un segno di spunta e quindi la livecd partirà senza problemi. Per chi lo installerà dovrà ricordarsi di modificare il file di GRUB 2. La procedura è leggermente differente rispetto alla 8.10 poiché nella 9.10 c’è la versione nuova di Grub.

Per aggiungere manualmente la stringa “noapic” si dovrà fare in questo modo:

Aprite il terminale e digitate:

sudo gedit /etc/default/grub

Si aprirà il file di testo modificabile, cercate la seguente voce:

GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet splash"

e modificatela aggiungendo noapic così:

GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="noapic quiet splash"

Ora date un bel:

sudo update-grub

e controllate che il file grub.cfg contenga la modifca (fidatevi che ci sarà)

sudo gedit /boot/grub/grub.cfg

Chiudete senza salvare e riavviate.

sudo reboot now

Ricordatevi che con la 9.10 non troverete più il file menu.lst, ma grub.cfg modificabile come ho fatto poco va.

1- modificate a piacere il file /etc/default/grub
2- si dà un bel update-grub
3- si controlla per scrupolo il file /boot/grub/grub.cfg

Ei fu ubuntu 8.10, benvenuta 9.04 in 21 secondi

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ubuntu904desktopIn occasione del 5 maggio ho voluto testare, in ritardo, la nuova Ubuntu 9.04 Jaunty Jackalope

Scelta della distribuzione: Ubuntu 9.04 32 bit

Testata su: pc muletto A643200+, 1giga ram, x800gto, vecchio disco 30gb dual boot con Windows7(beta).

Il live cd parte senza problemi, la vecchia schermata utente era carina ma anche questa non è affatto male. Il desktop si presenta come al solito. La mia tastiera MCE non viene riconosciuta subito dal live cd, utilizzo quindi una tastiera standard.

C’è la solita icona Installa che se cliccata darà il via alla procedura di installazione che è pressoché identica alla precedente. Se avete installato Windows Vista/Windows 7 (beta) il programma lo rileverà e vi suggerirà un partizionamento guidato automatico. Sarà possibile manualmente spostare la barra per diminuire e aumentare lo spazio dedicato ad Ubuntu 9.04. Visto l’esiguo spazio disponibile ho optato per 10gb. Ricordatevi che il boot loader di Vista/Seven verrà cancellato e rimpiazzato da GRUB. Nel mio caso l’operazione di ridimensionamento è durata molto poco. Essendo un pc da studio/test ho lasciato tutto in automatico anche per vedere come si comporta Ubuntu se nel pc è già installato un altro sistema operativo, in questo caso la beta di Windows Seven ( anch’esso in testing). Ext3 o Ext4 ? Se si lascia tutto in automatico il formato della partizione sarà ancora Ext3. Il file system ext4 con journaling è possibile sceglierlo solo se si esegue un partizionamento manuale. Personalmente ho scelto di utilizzare ext4, ma consiglio di seguire sempre le procedure automatiche al fine di evitare problemi a coloro che non hanno dimestichezza oppure non vogliono rischiare di fare casino con il dual boot. Qual è meglio tra i due file system? Sinceramente non lo posso dire, in rete ho trovato diversi pareri; il mio consiglio è quello di provarli entrambi e decidere autonomamente quale dei due mantenere.

Si procede con l’inserimento dell’utente e della password, se possibile utilizzate sempre password complesse; scegliete anche caratteri particolari come !”£$%&/()=?@#ç[] per intenderci. Mettere il segno di spunta alla casella “Richiedere una password per eseguire l’accesso” altrimenti è inutile avere una password di protezione.

Ok clicco su Installa e attendo.

Al riavvio compare Grub e tutto funziona a dovere, Windows7 potrebbe eseguire uno scandisk al termine del quale il sistema ripartirà senza problemi.

In ogni a caso a noi interessa Ubuntu 9.04. Devo dire che il boot è molto più rapido delle precedenti, dalla pressione del tasto invio nella schermata di Grub ( boot loader iniziale) alla schermata del login passano solamente 21 secondi, non male  se pensate alla configurazione del sistema utilizzata.

Accedo al desktop e come prima cosa collego il cavo di rete per la connessione. Noto che anche il recupero dell’indirizzo IP è più rapido. Ora che sono in rete avvio la procedura di aggiornamento tramite Update Manager dentro System->Administration, altrimenti è possiibile attendere che Ubuntu richieda di aggiornare automaticamente. Ci sono circa 26 mb di aggiornamenti ad oggi 5 maggio 2009.

Tanto per ricontrollare il tempo di boot faccio un bel riavvio del sistema. Confermati i 21 secondi. Ora il sistema è “up-to-date” a parte per i pacchetti della lingua che non sono stati completamente installati. Si risolve andando in System->Administration->Language support e cliccando su Install. E’ necessario un riavvio per completare l’installazione. Questa situazione credo si verifichi quando si installa Ubuntu con il cavo di rete scollegato. Ora è tutto a posto e in italiano.

Ubuntu 9.04 ha rilevato tutto quanto senza problemi, ricordo che la sto testando su ATI X800GTO; anche la risoluzione del monitor e refresh sono stati correttamente impostati.E’ venuto il momento di installare compizconfig-settings-manager da console per impostare e gestire gli effetti grafici.

sudo apt-get install compizconfig-settings-manager

e anche la compiz fusion icon utile per switchare tra l’ambiente desktop standard e quello 3D.

sudo apt-get install fusion-icon

L’ambiente 3D funziona, è venuto il momento di personalizzare la propria installazione scegliendo i software che vi servono. Per chi vuole far prima è sempre possibile installare codec, flash, fonts, ecc.. tramite apposita riga di comando (circa 50 MB)

sudo apt-get install ubuntu-restricted-extras

Per quanto riguarda Java. Ubuntu offre OpenJDK , ma chi volesse installare il Java dovrà scrivere nel terminale

sudo apt-get install sun-java6-jre sun-java6-jdk sun-java6-plugin

Durante l’installazione apparirà una finestra, fate OK e poi YES per confermare.

Fine.

Vi consiglio inoltre di installare Mplayer come lettore multimediale.

Non c’entra nulla, mi sono accorto che Ubuntu vede nativamente i file .eps direttamente da esplora risorse o cliccando nella cartella dove sono contenute le immagini.

Non mi resta che far funzionare la tastiera MCE.

Tanto per rinfrescare la memoria, se vi manca tanto 🙁 l’icona del cestino sul desktop invece di fare la solita strada passando da gconf-editor basta digitare da terminale:

gconftool-2 –type boolean –set /apps/nautilus/desktop/trash_icon_visibile true

(prima di type e set ci sono due linee non una, non prende lo spazio)
Puff e l’icona comparirà magicamente. Usate false per farla scomparire

Considerazioni finali
Sono piacevolmente soddisfatto di questa Ubuntu 9.04, la strada verso la semplificazione continua e l’utente senza esperienza potrà beneficiare di un sistema completo in poco tempo e senza difficoltà. Ormai i tempi del dual boot incasinato sono praticamente scomparsi e la convivenza tra Linux e Windows è una realtà abbracciata da molti utenti anche inesperti. Oggi è veramente dura scegliere quale sistema operativo utilizzare ed è positivo avere questa possibilità perché significa avere una condizione di parità tra Windows, OSX, Linux tranne per il fatto che quest’ultimo è gratuito. Parità per quanto riguarda un sistema “ready to go” e per svolgere le funzioni che l’utente medio richiede: navigare, social network, posta, office, immagini, video, chat, torrent, … Quello che differenzia questi sistemi operativi sono i software che in esso girano che possono essere migliori, più semplici o gratuiti.  Graficamente è molto simile alle precedenti; inizialmente non ho gradito la sostituzione della barra di caricamento del sistema e della schermata di login, ma ora devo dire che mi sta piacendo :). Per ora concludo e continuo la personalizzazione del sistema. Cliccate, scaricate, masterizzate e installate…non ve ne pentirete!

M-Audio Keystation 61es funzionante su Hardy + Virtualbox + Winxp + Asio4ALL + Mixcraft(demo)

Appunti Cerebrali, Ubuntu No Comments

ubuntu+virtualbox+windowsxp+maudio

Ho continuato i test con Virtualbox, l’obiettivo questa volta era riuscire a suonare la tastiera Usb nella macchina virtuale con WindowsXP installato. Tra l’altro mi sono accorto che la procedura per far vedere correttamente le periferiche USB era incompleta. Visto che la versione open source di VirtualBox non monta le periferiche Usb, l’ho sostituita con quella ufficiale. Scaricate il pacchetto .deb per Ubuntu ( nel mio caso Hardy ) dal seguente link: http://www.virtualbox.org/wiki/Linux_Downloads

Se per caso avete precedentemente installato Virtualbox OSE con i relativi guest module, dovrete rimuovere tutto da synaptic e inoltre rimuovere il gruppo vboxusers dentro il pannello Utenti e Gruppi, altrimenti l’installazione verrà interrotta. Il pacchetto contiene anche i guest module per l’ultimo kernel e ricreerà il gruppo vboxusers in automatico.

Installate il pacchetto con un doppio click. Terminata l’installazione se troverà delle macchine virtuali create con la versione open source vi chiederà se volete aggiornarle alla nuova versione. Potete fare anche un backup se volete.

La procedura per permettere al programma di montare correttamente le periferiche usb (m-audio keystation 61es compresa) è la seguente (l’ho trovata in un vecchio post di un blog ubuntu-unleashed.com) :

1] Aggiungete il vostro utente al gruppo vboxusers o mettendo la spunta nel solito pannello oppure digitando:

sudo adduser $USER vboxusers

Questo comando aggiungerà l’utente corrente al gruppo vboxusers

2]  Rifate la procedura che avevo precedentemente scritto, la ripeto comunque. Lanciate il comando per editare il file mountdevsubfs.sh

sudo gedit /etc/init.d/mountdevsubfs.sh

Cercate queste righe:

# Magic to make /proc/bus/usb work
#
#mkdir -p /dev/bus/usb/.usbfs
#domount usbfs “” /dev/bus/usb/.usbfs -obusmode=0700,devmode=0600,listmode=0644
#ln -s .usbfs/devices /dev/bus/usb/devices
#mount –rbind /dev/bus/usb /proc/bus/usb

levate il # così:

# Magic to make /proc/bus/usb work
#
mkdir -p /dev/bus/usb/.usbfs
domount usbfs “” /dev/bus/usb/.usbfs -obusmode=0700,devmode=0600,listmode=0644
ln -s .usbfs/devices /dev/bus/usb/devices
mount –rbind /dev/bus/usb /proc/bus/usb

Facendo così a volte può bastare, ma nel mio caso il supporto Usb non era ancora disponibile completamente quindi:

3] Riavviate il sistema, da console poi digitare:

grep vbox /etc/group

Questo comando restituisce:

vboxusers:x:125:vostroutente

ricordatevi il numero che corrisponde all’ID del gruppo di cui il vostro utente fa parte, nel mio caso 125.

4] Editate il file fstab:

sudo gedit /etc/fstab

aggiungete in fondo questa stringa ricordando di modificare il valore devgid con l’ID del vostro gruppo:

## usbfs is the USB group in fstab file:
none /proc/bus/usb usbfs devgid=125,devmode=664 0 0

Salvate e chiudete.

5] Editate il file mountkernfs.sh:

sudo gedit /etc/init.d/mountkernfs.sh

inserite queste due righe prima della riga “# Mount spufs, if Cell Broadband processor is detected”, ricordatevi sempre di modificarel’ID dopo devgid=125 con il vostro

## Mount the usbfs for use with Virtual Box
domount usbfs usbdevfs /proc/bus/usb -onoexec,nosuid,nodev,devgid=125,devmode=664

Salvate, chiudete e riavviate.

Ora il supporto USB è pienamente funzionante (almeno nei test che ho fatto).

PROVARE LA TASTIERA M-AUDIO KEYSTATION 61ES (parte da fare su WindowsXP)

Ubuntu vede nativamente la tastiera come dispositivo:

Bus 001 Device 006: ID 0a4d:0091 Evolution Electronics, Ltd

6] Lasciatela pure collegata, abilitate il supporto usb nelle impostazioni della vostra macchina virtuale con xp installato, avviate la macchina virtuale, installate il driver M-audio che trovate sul sito http://www.m-audio.com/index.php?do=support&tab=driver e solo dopo aver installato il driver attivate il dispositivo usb ( cliccando sull’icona dell’usb di virtualbox, mettendo la spunta alla voce della tastiera usb. Per intenderci è quell’icona a forma di cavo usb vicina all’icona del grab del mouse).

7]  Scaricate la versione DEMO di Mixcraft (è valutativa quindi utilizzabile per un breve periodo), installatela.

8]  Purtroppo la latenza non è un granché visto che stiamo parlando di una tastiera usb emulata su macchina virtuale. Per risolvere, con risultati decenti, questo inconveniente scaricatevi e installate il driver ASIO4ALL

9] Nella configurazione di Mixcraft ricordatevi di cambiare il driver con ASIO

Fate un po’ di prove aumentando o diminuendo il buffer del driver asio, ma tutto sommato il risultato è decente.  Questa procedura funziona per la tastiera M-audio Keystation 61es ma credo possa essere adattata anche ad altri dispositivi.

frecciaverdeCon questa procedura mi funzionano anche i dischi usb e le chiavette vengono montate senza problema. 

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